L’Internationale
Cosa: L'Internationale è una confederazione europea di musei, organizzazioni artistiche e università, fondata nel 2009. Prende il nome dall'inno dei lavoratori del XIX secolo scritto da Eugène Pottier
Perché: L'Internationale è stata fondata per offrire un modello alternativo alle istituzioni artistiche globalizzate che replicano le strutture di potere delle multinazionali e la loro distribuzione centralizzata della conoscenza. Credendo nel potere dell’arte come piattaforma per la discussione di un contratto sociale rinnovato, sosteniamo un nuovo modello internazionalista che sfidi l’esclusività ed enfatizzi il patrimonio comune attraverso archivi interconnessi e approcci guidati dai costituenti, favorendo l’emancipazione individuale e collettiva.
Chi: Nella sua configurazione attuale L’Internationale riunisce sette importanti istituzioni artistiche europee: MSU (Zagabria, Croazia); Museo Reina Sofía (Madrid, Spagna); MACBA (Barcellona, Spagna); M HKA (Anversa, Belgio); MSN (Varsavia, Polonia); Salt (Istanbul, Turchia); Van Abbemuseum (Eindhoven, Paesi Bassi), con Institute of Radical Imagination (Napoli, Italia), tranzit.ro (Bucarest, Cluj e Iasi, Romania) e VCRC ( Kiev, Ucraina). L'Internationale ha tre partner accademici: HDK-Valand (Göteborg, Svezia), NCAD (Dublino, Irlanda) e ZRC SAZU (Lubiana, Slovenia) e tre organizzazioni associate IMMA (Dublino, Irlanda), MG+MSUM (Lubiana, Slovenia) e WIELS (Foresta, Belgio).
Come: il principale finanziatore de L’Internationale è il programma Europa Creativa dell’Unione Europea. L’attuale programma finanziato dall’UE, ‘Museum of the Commons‘, la cui durata è da febbraio 2023 a dicembre 2026 comprende una sovvenzione di 2 milioni di euro finanziata dai partner del programma. La confederazione opera attraverso la programmazione (mostre, seminari, scuole, residenze, programmi pubblici), la ricerca e l'editoria (con L'Internationale Online) e la comunicazione.
Museum of the Commons
Questo è il quarto progetto di cooperazione guidato da L'Internationale, incentrato sui temi del clima, della cooperazione translocale e delle strategie artistiche di guarigione e riparazione. Il ‘Museum of the Commons’ intreccia tre fili tematici trasversali corrispondenti alle sfide chiave che le società contemporanee si trovano ad affrontare:
Il ‘clima’ affronta le questioni dell’attuale crisi climatica planetaria, della sostenibilità delle pratiche e dei processi istituzionali, artistici e culturali e dell’urgenza di trasformare in modo più ecologico le nostre politiche, società, culture e modi di vita.
‘Organizzazioni Situate’ interroga il ruolo dei musei e delle organizzazioni artistiche come attori in reti sociali ed ecosistemi complessi, per cercare nuovi modi di democratizzare le istituzioni e renderle più aperte, inclusive e utili.
‘Passato nel presente’, si concentra sui ruoli cruciali che le nostre storie locali e condivise svolgono nella costituzione delle identità, della politica, delle società e delle culture contemporanee, indagando la persistenza e l'impatto duraturo della violenza ambientale e coloniale storica e attuale. In tal modo, la confederazione cerca di mobilitare l’arte e la cultura come strumenti strategici nei processi di guarigione, ricostruzione e riparazione.
Questi contenuti si sviluppano attraverso diverse attività: scuole, seminari, residenze, programmi pubblici e mostre. Le assemblee per ciascuno dei filoni si riuniscono online una volta ogni due mesi. Inoltre c’è un comitato di redazione che decide il contenuto e la direzione di L’Internationale Online e un Gruppo di Visibilità che formula e implementa un piano di comunicazione per la rete.
Governance: Museum of the Commons ha un comitato di progetto che si riunisce su base mensile. Il comitato è composto dai rappresentanti di ciascuna istituzione, dal direttore editoriale/responsabile della ricerca, dal capofila del progetto che lo presiede.
Responsabili di progetto: Magda Lipska, Bogna Stefanańska
Comitato direttivo del progetto: Nick Aikens (LI/HDK-Valand), Manuel Borja-Villel (LIA), Vasyl Cherepanyn (VCRC), Fatma Çolakoğlu (Salt), Charles Esche (VAM), Annie Fletcher (IMMA), Sabel Gavaldon (MACBA), Sarah Glennie (NCAD), Magda Lipska (LI/MSN), Nav Haq (M HKA), Joanna Mytkowska (MSN), Martin Pogačar (ZRC SAZU), Gabriella Riccio (IRI), Manuel Segade (MNCARS), Bogna Stefańska (LI/MSN), Raluca Voinea (tranzit.ro), Martina Vovk (MG+MSUM), Mick Wilson (HDK-Valand)
Storia dell'Internazionale
L'Internationale è stata fondata nel 2009. I soci fondatori di L'Internationale sono Moderna Galerija, Lubiana; Società Július Koller, Bratislava; Museu d'Art Contemporani de Barcelona, MACBA, Barcellona, Van Abbemuseum, Eindhoven; e Museum van Hedendaagse Kunst, M HKA Antwerpen. Lo scopo originale della rete era quello di istituire una nuova organizzazione trans istituzionale di cinque musei e archivi europei. Concepita come collaborazione a lungo termine fondata sull’uso collettivo delle collezioni e degli archivi dei partner. Uno degli obiettivi era quello di sfidare le consuete narrazioni artistiche dominanti e indagare comparazioni e differenze da locale a locale. Al posto delle ambizioni globali ed egemoniche delle più grandi istituzioni d'arte contemporanea, L'internationale ha proposto la collaborazione tra musei, ciascuno con il suo specifico focus di collezione e la sua storia, come un modo per istigare narrazioni culturali transnazionali al plurale. Primo passo di questa collaborazione a lungo termine è stato il progetto biennale 1957–1986. L'arte dal declino del modernismo all'ascesa della globalizzazione da ottobre 2010 a ottobre 2012 – ‘1957–1986. Art from the Decline of Modernism to the Rise of Globalisation’.
Il secondo programma Gli Usi dell’Arte – ‘The Uses of Art’ (UoA) – propone nuove letture della storia dell'arte europea per un più ampio pubblico. Partner di questo programma sono stati Moderna Galerija, Lubiana; il Museu d'Art Contemporani de Barcelona, MACBA, Barcellona, il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, il Van Abbemuseum, Eindhoven; il Museum van Hedendaagse Kunst, Anversa, SALT, Istanbul e il Middlesbrough Institute of Modern Art (mima). Due partner accademici – Academic Partners LJMU School of Art and Design, Liverpool e School of Arts of University College Ghent KASK – si sono uniti alla confederazione. Il programma Gli usi dell’arte ha inaugurato L’Internationale Online con la direttrice editoriale Nataša Petrešin-Bachelez. Il programma, che si è svolto dal 2013 al 2017, è ancorato alla lunga storia della società civile, risalendo alle rivoluzioni civiche del 1848 attraverso guerre e cambiamenti sociali fino alle rivoluzioni del 1989, e poi alle crisi economiche di oggi.
Il terzo programma finanziato dall’UE ‘Our Many Europes’ (OME) – Le nostre varie Europe – è stato attivo nel periodo 2018–2022. Partner di questo progetto: Moderna Galerija, Lubiana; il Museu d'Art Contemporani de Barcelona, MACBA, Barcellona, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, il Van Abbemuseum, Eindhoven; il Museum van Hedendaagse Kunst, SALT, Istanbul, Anversa e il Museo d'Arte Moderna, Varsavia. Partner accademici: HDK-Valand (ospite di L'Internationale Online) e NCAD Dublino. Il focus di OME sono stati gli anni ’90: decennio in cui è nata l’Europa contemporanea. Il programma ha inteso esplorare questo decennio cruciale per l’arte e la società, istituendo al contempo nuove strategie museali capaci di considerare i partecipanti/costituenti come agenti attivi in una società diversificata e plurale. Corina Oprea è stata direttrice editoriale di L'Internationale Online durante il progetto OME.
Nel 2020 L’Internationale ha costituito un’associazione indipendente come entità giuridica in Belgio con l’obiettivo di sostenere iniziative di ricerca e programmazione insieme ai principali progetti finanziati dall’UE. Nel 2021 l’associazione L’Internationale ha lanciato il – Padiglione della Democrazia – Democracy Pavilion. Il Padiglione è iniziato come una conferenza internazionale a Lubiana dal 9 all'11 marzo 2022, organizzata dall'associazione L'Internationale in collaborazione con ZRC SAZU. I piani per il Padiglione della Democrazia sono stati elaborati per la prima volta alla fine del 2021. Tuttavia, con l'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte dell'esercito russo nel febbraio 2022, la piattaforma è stata utilizzata per esprimere solidarietà al popolo ucraino e condannare l'invasione militare che ha colpito la vita di milioni di civili. Il Padiglione della Democrazia per l’Europa fa parte del Padiglione Europeo The European Pavilion, un’iniziativa della European Cultural Foundation, che mira a sostenere e promuovere progetti artistici che immaginano futuri desiderabili e sostenibili per l’Europa. Il Padiglione Europeo è stato avviato dalla European Cultural Foundation con sede ad Amsterdam ed è sviluppato in collaborazione con la Fondazione Camargo, la Fondazione Kultura Nova e la Fondazione CRT.
Nel 2022 con il lancio del progetto ‘Museum of the Commons’, L’Internationale attraversa una crescita più sostanziale con quattordici partner e due partner associati, implementando nuovo approccio fondato su contenuti attraverso assemblee, nonché una nuova struttura di governance.
L’Internationale Online
Cosa: Dal 2013 L'Internationale Online è la piattaforma comune di ricerca, dibattito e comunicazione della Confederazione. L'Internationale Online è uno spazio in cui testi commissionati, ricerche e progetti artistici si intersecano con le attività, le collezioni e gli archivi delle istituzioni dei membri. Include una biblioteca che si arricchisce con le pubblicazioni prodotte dalla piattaforma e dalle istituzioni partner, disponibili per essere scaricate dalla rete. L’Internationale Online costituisce anche per la rete dei partner una piattaforma per pubblicare dichiarazioni e articoli di opinione su dibattiti di attualità, culturali e politici.
Perché: L'Internationale Online è concepita come un piattaforma condivisa tra i partner della Confederazione. Offre uno spazio di visibilità e dibattito sulle differenze e i punti in comune. Concepisce l'editoria come dialogo continuo con le diverse attività de L'Internationale.
Come: il comitato editoriale, in dialogo con i partner della rete, commissiona contributi per la piattaforma. Al momento i contributi sono concepiti all’interno dei tre filoni di contenuto del progetto ‘Museum of the Commons‘: ‘Clima‘, ‘Organizzazioni Situate‘ e ‘Passato nel Presente‘, che appaiono come tag negli articoli. La piattaforma include anche contributi originati dai partner e all’interno della rete.
Colophon
Nick Aikens, María Berríos, Sara Buraya Boned, Fran MM Cabeza de Vaca, Lama El Khatib, Charles Esche, Annie Fletcher, Sabel Gavaldon, Jasna Jakšić, Christina Kennedy, Cathryn Klasto, Helena Kritis, Magda Lipska, Bojana Piškur, Martin Pogačar, Ovidiu Țichindeleanu, Ezgi Yurteri, Yolande Zola Zoli van der Heide
Direttore editoriale e responsabile per la rIcerca: Nick Aikens
Assistente direttore editoriale: Tove Posselt, Anna Granqvist
Redattori: Rebecca Bligh, Hannah Gregory, Janine Armin
Disegno grafico: Anja Groten
Sviluppo sito web: Joel Galvez
Accessibilità ed ecologia sito web: Karl Moubarak
Carattere tipografico: AUTHENTIC Sans Pro
Consulente ecologia: Digital Ecology Institute
Coordinatore generale: HDK-Valand (Gothenburg University)
Coordinatore del progetto: L'Internationale
Finanziamento:
Finanziato dall'Unione europea. Le opinioni espresse appartengono, tuttavia, al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell'Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione europea né l'EACEA possono esserne ritenute responsabili.